In viaggio
Col pennello e con la tela l’artista compie e rende disponibili i più profondi e significativi viaggi dell’anima, indicando ai propri simili vie e percorsi (reali e metaforici) colmi di analogie e senso.
Salvatore Marchesani è pittore/cantore di S. Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia (terra pugliese – di Padre Pio – arcaica e feconda nell’entroterra del Gargano); i suoi paesaggi informali (vedute, scorci e profili di: poderi, masserie, pianure, monti, dirupi…), eseguiti in più prospettive (frontali, laterali, aeree ecc.), evocano una dimensione spirituale e vibrante, rappresentata in un contesto/paradosso di “eloquente silenzio”.
Le immagini del giovane – se pur artisticamente maturo pittore – sono tutte dotate di un forte ritmo espressivo (caratterizzate da pennellate/campiture espressioniste e solari) e si affermano – in una variegata e piacevole tavolozza dal gusto mediterraneo – per fisicità e forza evocativa del colore. In questi “paesaggi” immaginari e reali la terra (sostanza e matrice primordiale) sembra dilatarsi a dismisura e richiamare altra terra, in uno spazio denso e comunicativo di fondamentali logiche e dinamiche della vita.
L’opera di Marchesani tuttavia, nell’ultima sua recente produzione, è concentrata sul tema del cuore (diviene l’elemento visivo centrale) che sembra assorbire e sintetizzare i temi precedenti del Paesaggio e dell’Esterno”(il cuore è ciò che contiene… e non solo) ed utilizzare una cifra artistica rinnovata (non si vede più prospettiva, si annullano i volumi, compaiono parole e frasi a mo’ di graffiti, si va affermando un linguaggio più calligrafico e gestuale…), a mio parere più forte, ancora più stilisticamente aggiornata ai linguaggi espressivi del Contemporaneo; solo il colore resta invariato nell’impianto compositivo, ed è lo stesso di sempre, ma non c’è da meravigliarsi (è tutto in perfetta coerenza): anche e soprattutto quello… è cuore.
Fedele Boffoli